CONSIGLIO
DELL’EMIGRAZIONE.
Adunanza del 10
marzo 1917.
Sono presenti l’on sen. Bodio Luigi, presidente; l’on. prof. Rossi
Luigi, vice-presidente; l’on.
sen. Conte Gallina Giovanni, commissario
generale, e i consiglieri;
on. Baslini avv. Antonio, on. Bettoni conte Federico, comm. Brofferio Federico, on. Cabrini Angiolo, comm. Cantore Decio Samuele, on. Cimorelli Edoardo, comm. Di Fratta Pasquale, comm. Falciani Giuseppe, comm. Giuffrida Vincenzo, on. Morando Gian Giacomo, on. Pantano Edoardo, on. Quaglino Felice, on. Reynaudi Carlo Leone. Assistono i Commissari; comm. De Michelis Giuseppe, comm. Rossi Egisto e cav. uff. Tomezzoli Umberto.
Funziona da segretario il cav. uff.
Russo Giovanni, ispettore per l’interno.
Si apre la seduta alle ore 10.20.
Ordine del giorno.
1. Reclutamento da
parte del Governo Brasiliano di italiani dimoranti nella Repubblica Argentina.
2. Modificazione
degli 1rt. 90 e 91 del Regolamento sulla emigrazione del 1901.
3. Tassa sui
passaporti per emigranti, a beneficio del Fondo per l’emigrazione.
4. L’emigrazione
dopo la guerra.
5. Nomina di un
rappresentatnte del Consiglio nella Commissione Centrale Arbitrale di
emigrazione (titolare e supplente).
[...]
Reclutamento
brasiliano
di italiani
dimoranti nella Repubblica Argentina
Tomezzoli, relatore. – Spiega ampiamente in che
consiste questo arruolamento che si pratica, in iscala abbastanza larga, nella
Repubblica Argentina ove la pletora di braccia è fortissima, mentre le fazende di caffè dello Stato di San
Paolo accusano costantemente, pei motivi ben noti al Consiglio, una certa
deficenza di coloni.
Si tratta ora di stabilire se il Commissariato deve
disinteressarsi dall’intervenire in questa questione altrimenti che,
consigliando, come ha già fatto, i nostri patronati dell’Argentina a mettere in
guardia i connazionali contro le lusinghe degli arruolatori, oppure se deve
rendersi tramite, tra i “fazendeiros” ed i connazionali che dall’Argentina
desiderassero emigrare a San Paolo nella stipulazione del contratto di lavoro.
Gli onorevoli Cabrini, Pantano, Rossi Luigi, e il comm.
Di Fratta, prendono successivamente la parola per approvare l’azione già
svolta, in merito, dal Commissariato, ed esprimono il parere che essa non debba
essere mutata.
Il comm. Di Fratta
redige il seguente ordine del giorno che, messo a votazione, risulta approvato:
“Il Consiglio dell’emigrazione, ritenuto che non è
possibile iniziare delle trattative perchè l’emigrazione italiana, che dall’Argentina
si dirige al Brasile, abbia un minimo di garanzie e non riesca di maggior danno
agli italiani che oggi si trovano nel Brasile, mentre raccomanda al
Commissariato dell’emigrazione di continuare nell’opera di persuasione e di
consiglio che già svolge nell’Argentina, passa all’ordine del giorno”.
Bollettino della
emigrazione. Pubblicazione del R. Commissariato della emigrazione. Anno XVI –
Num. 2 – Marzo-Aprile 1917. Roma: Stabilimento Tipografico Soc. Cartiere
Centrali.
Immagine: Vittorio Emanuele III inaugura la XXIV Legislatura nella
sala del senato a Palazzo Madama. Immagine scannerizzata da "Repertorio
biografico dei senatori dell'Italia liberale 1861-1922", di F. Grassi
Orsin, 2012.
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