“El Niño si sforzava a ricordare il viaggio, ricuperare i fatti, e tra l’altro il perché di quella perdita del nome. Scivolava la nave come tra segale azzurra, e lui ricordava di aver pensato che la chiglia, a prua, ne macinasse continuamente un getto farinoso. Ricordava anche il fruscio di carte con il quale fragili schiere di pesci volanti venivano eiettati dal liscio. Stando così a guardare, molte ore, sporto dalla murata, aveva forse lasciato cadere il proprio nome: come un sasso. Paff!, per distrazione, giù in acqua. Lui reso da quel viaggio, dal molto contemplare, puro, spoglio…. un perfetto imbecille, a sentire il Padre. Affondato il suo nome tra pesci la cui carne immaginava forgiata in strane leghe, pesci dai nomi fastosi.”
Mazzonis, Cesare, La memoria fastosa. Milano: Feltrinelli, 1987.
Imagen: detalle de "Le storie di Giona", mosaico, anónimo, Siglo VI, Basílica de Aquileia.
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