«Un amico italiano di Buenos Aires mi
disse un giorno:
– Lei conosce La Costanera?
– Certamente – ho risposto – è stata la
prima passeggiata a cui mi hanno invitato i cari amici del Plata: bellissima,
una delle più belle strade del mondo.
– Ebbene, che direbbe lei se sapesse che
questa strada quasi ad ogni passo ha un segno, un monumento, un nome nostri,
italiani?
– Possibile?
Ed eccoci sulla Costanera, dopo aver
sostato un monumento nei giardini di Palermo, questa oasi di verde e di luce,
dove la gente di Buenos Aires viene tutte le domeniche a cercare un ‘ora di
spasso; e che deve il suo nome ad un emigrato italiano. Il Plata si allarga
torbido e maestoso come un mare; il sole ne screzia di innumerevoli bagliori la
superficie immensa e severa. La Costanera corre basta e piana sul bordo del
fiume; questa via moderna che per qualche chilometro guarda da un lato il
fiume, dall’altro la città, la quale si direbbe non abbia il coraggio di
condurre fino a lei i suoi rumori stordenti, è d’una belleza austera e potente;
si sente in essa, fors’anche più che nelle vie del movimento e del traffico, la
serietà di questo popolo che sa romanticamente sognare e sbrigliarsi, ma che
crede anche robustamente e classicamente alla vita e al lavoro.»
Mario Puccini, Civiltà italiana nel mondo. In Argentina. Buenos Aires: Società
Nazionale “Dante Alighieri”, 1938.
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