«Nel
cuore della Capitale argentina, in quella Calle Florida che ne è la più
elegante arteria, ha la propria sede magnifica il Circolo Italiano.
Non
si trata d’un elegante piano terreno, nè d’un apartamento di quattro sale, che
raccolga i soci dell’antica istituzione: ma d’un solemne edificio di dodici
piani che s’eleva su di una superficie di milleduecento metri quadrati, all’angolo
in cui Calle Florida s’incrocia con la Calle Corrientes, tumultuosa di
traffici. Il Circolo stesso è propietario dell’edificio solemne, il quale è
interamente destinato alla vita dei soci e degli ospiti: poichè esso contiene
sale di riunione e sale da gioco, biblioteca e sale di lettura, sale di scherma
e ginnastica e stanze da bagno, cinematrografo e ristorante, sale da bigliardo
e salotti per le signore, ed appartamenti destinati ad ospitare le personalità
italiane più insigni che vanno ad onorare il nome della Patria in Argentina.
Il
grandioso ambiente è arredato con ottimo gusto: uomini ed evento d’Italia vi
son presenti allo spirito nelle numerose opere d’arte diffuse per le sale.
Nelle sale di lettura, giornali e periodici italiani costituiscono la più
abbondante dotazione dell’emeroteca: e le Riviste del nostro Touring vi son
ricercate avidamente dai soci.
La
biblioteca s’è arricchita, da pochi anni, dei volumen numerosi che ad essa donò
una delle più belle figure della nostra collettività di Buenos Aires, l’avvocato
Giovanni Rolleri, morto nello scorso anno: il quale – animatore d’ogni bella iniziativa
d’italianità nella capitale argentina – volle che al massimo centro di convegno
degli Italiani e dei figli d’Italiani la propria ricca biblioteca dicesse
ancora parole animatrici dopo la norte di lui.
*
* *
Il
Circolo Italiano di Buenos Aires fu fondato nel 1873; ed ebbe un primo periodo
d’intenso sviluppo dal 1880, cioè da quando si fuse col “Circolo Vittorio
Emanuele”. Fin d’allora le figure nostre più rappresentative nelle arti, nelle
industrie e nei commerci convennero abitualmente al Circolo, il quale ebbe e
mantenne sempre fede al più semplice dei programmi: tener sempre viva negli
Italiani e nei loro discendenti la fiamma dell’italianità, stringendo in
continui e cordiali rapporti di convivenza e di frequenza i soci sempre più
numerosi dell’associazione.
Così,
per otre mezzo secolo, i nostri maggiori politici, letterari, scienziati, artisti
che si recarono in Argentina furono graditi e grati ospiti del Circolo
Italiano, ove tennero conferenze e presenziarono riunioni, ispirate alla
tradizionale esaltazione dei valori della Patria italiana.
La
buona tradizione è continuata ininiterrotta fino ad oggi: per essa furono
festeggiati con particolare entusiasmo i Principi di Casa Savoia – il Duca
degli Abruzzi, il Principe di Udine, il Principe Aimone – che successivamente
dimorarono, graditissimi ospiti, a Buenos Aires.
Ed
un Principe di Casa Savoia – Umberto, erede del Trono – inaugurò nel 1924 il
nuovo edificio grandioso di Calle Florida, fra l’esultanza dei Soci e della
Colonia italiana.»
Ugo E. Imperatori, «Istituti Italiani in Argentina. Il Circolo Italiano di Buenos Aires», en VIAL 8, agosto 1931.
Imagen:
Circolo Italiano di Buenos Aires – Piano nobile: sale per le signore.
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