«La
primavera sacra.
Nei
tempi antichissimi, quando in una città gli abitanti si facevano troppo
numerosi, e non c’era posto, e non c’era il pane per tutti, i giovani e le
fanciulle erano consacrati a Dio, e col tornare della buona stagione dovevano
partire.
Andavano
a cercare una nuova terra, nella quale avrebbero fondato una nuova città.
Lasciavano
i loro parenti, le loro case, i loro beni, ed emigravano molto lontano.
Questa
emigrazione dei giovani si chiamava primavera
sacra: primavera, perchè avveniva col ritorno della primavera; sacra,
perchè la gioventù che se ne andava verso un nuovo destino era consacrata a
Dio.
Così
la Patria portava in terre lontane la propia civiltà.»
Scuole Italiane all’Estero.
Letture. Classe II.
Roma: Istituto Poligrafico dello Stato, 1929 –VII.
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